Le migrazioni societarie sono un fenomeno notevolmente diffuso e in costante crescita su tutto il territorio europeo. Sono molte le società che si spostano dall’Italia verso paesi con un regime fiscale e una normativa più favorevole, come ad esempio il trasferimento della holding Fiat verso l’Olanda.
Dal 2017 anche l’Italia, con l’introduzione di una tassazione favorevole ai soggetti stranieri che trasferiscano la loro residenza nel territorio dello stato, ha reso il paese più competitivo e in grado di attrarre soprattutto individui con patrimoni molti elevati, tra i quali vi sono gli High Net Worth Individual (HNWI). Questi sono soggetti in grado di investire sul territorio italiano mediante la costituzione di nuove società, come per esempio di start-up, creando altresì nuovi posti di lavoro e occasioni di crescita economica per il paese.
Il regime fiscale opzionale citato (spesso erroneamente definito “flat tax“) permette di sostituire la tassazione ordinaria con un’imposta forfettaria annuale di € 100.000 (art. 24-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi – “TUIR”). È bene sottolineare che l’imposta si applica solo in presenza di alcuni specifici requisiti soggettivi e oggettivi.
Dal punto di vista soggettivo, la platea di possibili beneficiari è molto ampia poiché include tutte le persone fisiche, a prescindere dallo stato estero di provenienza, che: (i) trasferiscano la loro residenza fiscale in Italia e che (ii) non siano state fiscalmente residenti nel territorio italiano per almeno nove dei dieci periodi d’imposta precedenti.
Inoltre, è garantita anche l’estensione del regime ad uno o più familiari del beneficiario principale, che rispettino i suddetti requisiti. Nel caso in cui il soggetto decida di estendere loro l’agevolazione, oltre ai € 100.000, il nucleo familiare dovrà versare l’importo aggiuntivo di € 25.000 per ogni membro della famiglia.
Dal punto di vista oggettivo, sono assoggettabili ad imposizione sostitutiva i redditi prodotti all’estero, tra i quali rientrano i redditi: (i) fondiari, (ii) di capitale, (iii) di lavoro dipendente, (iv) di lavoro autonomo, (v) d’impresa, (vi) diversi.
I beneficiari, pur avvalendosi dell’imposta sostitutiva, possono manifestare la facoltà di escludere alcuni redditi prodotti all’estero, indicandolo espressamente al momento della richiesta o con successiva modifica.
Inoltre, chi gode dell’agevolazione è esentato dal versamento delle imposte sulla donazione e sulla successione aventi ad oggetto beni situati all’estero, nonché dal monitoraggio fiscale e dal pagamento di IVAFE (Imposta sul Valore degli Immobili detenuti all’Estero) e IVIE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all’Estero).
L’agevolazione fiscale non ha una durata illimitata, ma cessa dopo quindici anni. La norma prevede anche la decadenza dal beneficio in caso di omesso, parziale o tardivo versamento dell’imposta. In ogni caso, il beneficiario può revocare il regime fiscale agevolato in qualsiasi momento. La revoca o la decadenza ne precludono l’utilizzo in futuro, quindi, il beneficiario non potrà usufruire dell’opzione per due volte.
Compresa la portata applicativa dell’agevolazione, è bene sottolineare che il principale vantaggio previsto dalla norma deriva dall’assenza di vincoli ulteriori rispetto all’imposta forfettaria. Infatti, per godere del regime fiscale in esame, il beneficiario non è gravato da particolari oneri specifici, come per esempio l’acquisto di un immobile o il deposito di una determinata somma di denaro.
A riprova della validità dell’istituto, si evidenzia che il regime agevolato ha avuto un ampio riscontro, in quanto il numero degli High Net Worth Individual che si sono spostati in Italia, approfittandone è in costante crescita. Uno dei primi e più famosi esempi di applicazione dell’imposta forfettaria è quello che ha visto come protagonista Cristiano Ronaldo. Nel 2018 il calciatore ha deciso di trasferire la propria residenza in Italia, beneficiando così dell’imposta fissa su un patrimonio di circa 54 milioni.
Inoltre, come si evince dai dati pubblicati nelle Relazioni della Corte dei Conti sul rendiconto generale dello Stato, dal 2018 al 2020 il numero di beneficiari del regime fiscale agevolato è triplicato, subendo subito dopo una naturale flessione a causa dalla Pandemia Covid-19.
In conclusione, è opportuno affermare che l’imposta forfettaria è una misura che sta permettendo l’ingresso di persone con alto reddito nel nostro paese, rendendo così l’Italia competitiva a livello globale.
Ad oggi il suddetto regime fiscale è stato impiegato soprattutto nel mondo sportivo; rappresenta, infatti, il fulcro delle strategie di campagne di acquisto del calciomercato, rendendo molto competitivi i monte ingaggi delle società italiane rispetto a quelle di altri campionati permettendovi l’ingresso di top player stranieri.
A cura della Dott.ssa Martina Levi e del Dott. Giuseppe Ghizzota