Finalità espressa del decreto è l’adozione urgente di una strategia nazionale per fronteggiare l’emergenza climatica: a termini dell’articolo 1, entro i prossimi due mesi, il Governo dovrà approvare un Programma Strategico Nazionale per il Contrasto ai Cambiamenti Climatici e il Miglioramento della Qualità dell’Aria, individuando le misure concrete da adottare, le risorse necessarie e le modalità di attuazione. Agli sforzi programmatici si accompagnerà l’azione di tutte le amministrazioni pubbliche, non soltanto quelle espressamente deputate alla tutela ambientale, la cui attività dovrà essere necessariamente conformata al raggiungimento degli obiettivi in materia.È in vigore da martedì 15 ottobre il c.d. Decreto Clima (Decreto Legge 14 ottobre 2019, n. 111 in G.U. n. 241 del 14/10/2019) che, nelle parole del Ministro dell’Ambiente, rappresenta il primo passo per la realizzazione del Green New Deal per l’Italia annunciato nel programma dell’attuale Governo del settembre scorso.
Il D.L. prevede anche misure specifiche per la riduzione delle emissioni e per il miglioramento della qualità dell’aria:
- Mobilità sostenibile nelle aree metropolitane (Art. 2): è istituito un Programma Sperimentale Buono Mobilità, di durata quinquennale, con una dotazione finanziaria di oltre duecento milioni di euro in base al quale coloro che decideranno di rottamare auto e motocicli più inquinanti (fino a Euro 3 ed Euro 2) riceveranno un buono da spendere entro tre anni in abbonamenti al trasporto pubblico locale (o acquisto di biciclette);
- I Comuni potranno presentare progetti per la creazione, prolungamento, ammodernamento e o messa a norma di corsie preferenziali per il trasporto locale. A tali fini sono state previste dotazioni finanziaria pari a complessivi quaranta milioni di euro per il prossimo biennio;
- Ulteriori venti milioni di euro, sempre per il prossimo biennio, sono stati destinati a progetti per la realizzazione di progetti di trasporto scolastico con mezzi di trasporto ibridi o elettrici (art. 3);
- L’art. 4, dispone poi l’assegnazione di quindici milioni di euro, per il 2020 e per il 2021, per la realizzazione di programmi sperimentali di riforestazione nelle città metropolitane. Fra i criteri per l’affidamento di realizzazione delle opere necessarie vanno andranno considerate anche misure di contrasto al dissesto idrogeologico ove del caso.
I fondi previsti sono finanziati utilizzando parte dei proventi delle c.d. aste verdi per l’assegnazione di quote di emissione di cui al D. Lgs. 30/2013 che saranno attribuiti direttamente dal GSE al Ministero dell’Ambiente.
In considerazione dell’impatto che anche la generazione di rifiuti ha sull’incremento delle emissioni climalteranti, l’articolo 7 prevede il riconoscimento di un contributo economico a fondo perduto, nei limiti di quaranta milioni di euro complessivi per il biennio ‘20/’21, per gli esercenti commerciali, di vicinato e di media struttura, che allestiscano spazi nei punti vendita dedicati alla somministrazione di alimenti e detersivi sfusi o alla spina.
L’articolo 6 prevede poi misure, che fanno capo all’ISPRA, per la maggior diffusione possibile di informazioni e dati circa la “salute” dell’ambiente e lo stato della qualità dell’aria e delle risorse idriche.
Avv. Prof. Luca Pardi
Of Counsel at SAPG Legal