Con comunicato stampa del 11 febbraio 2022 il MiTE ha annunciato di aver prorogato di un mese (16 e 23 marzo 2022) la scadenza dei termini per la presentazione delle domande di finanziamenti per progetti in materia di raccolta e riciclaggio di rifiuti, rivolti a pubbliche amministrazioni ed imprese private.
A termini della Misura M2C1, Investimento 1.1 – Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti e Investimento 1.2 – Progetti “faro” di economia circolare del PNRR, al MiTE è stata affidata la gestione di risorse pari a 2,1 Mld di Euro. In attuazione di tali previsioni, il Ministero, il 28 settembre 2021 aveva emanato due decreti, il 396 ed il 397, per la allocazione di queste risorse per il finanziamento dei relativi progetti Il D.M. 396/2021 prevede investimenti pari ad 1,5 Mld. di Euro, destinati alle Pubbliche Amministrazioni (nella fattispecie agli Enti di Governo d’Ambito Territoriale Ottimale, a termini del Codice dell’Ambiente, o ai Comuni territorialmente competenti in mancanza dei primi) per la realizzazione e o l’ammodernamento di impianti di gestione dei rifiuti su tre linee di intervento:
(i) Linea di Intervento A – Miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata di R.S.U.;
(ii) Linea di Intervento B – Ammodernamento e o realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani da raccolta differenziata; e
(iii) Linea di Intervento C – Ammodernamento/realizzazione nuovi impianti innovativi per il trattamento/riciclaggio e o smaltimento di materiali assorbenti a uso personale, di fanghi di acque reflue e di rifiuti di pelletterie e o tessili.
Il D.M. 397/2021, invece, destina investimenti pari ad € 600 Mln. per finanziare progetti “faro” di economia circolare finalizzati a potenziare la rete di raccolta differenziata e degli impianti di trattamento e riciclo, e che promuovono l’utilizzo di tecnologie e processi ad alto contenuto innovativo, in settori produttivi quali: elettronica e ICT; carta e cartone; plastiche e tessili.
I destinatari di tali fondi, anche essi divisi per linee di intervento di cui all’articolo 2 del Decreto, sono le imprese private che esercitino attività industriale per produzione di beni e o servizi o attività intermediaria per la circolazione dei beni, ed attività ancillari alle prime (non, quindi, imprese che si occupino di rifiuti – raccolta, gestione trattamento e o riciclo – essendo chiaro l’intento della norma di estendere l’applicazione dei principi di economia circolare anche alla filiera delle attività produttive) e che abbiano i requisiti di cui all’articolo 6. Le domande di finanziamento, ed i relativi progetti, vanno presentate sul sito del MiTE e saranno istruite da apposita Commissione che valuterà le proposte a termini degli Allegati 1 dei due DM ed assegnerà le risorse in base a procedura ad evidenza pubblica disciplinata dal Codice dei Contratti pubblici.
Conformemente all’obiettivo delle misure del PNRR di stimolare la realizzazione di economia circolare in materia, quindi primariamente alla riduzione della produzione di rifiuti, in applicazione della gerarchia comunitaria di gestione di rifiuti e del principio Do Not Significant Harm, sono stati esclusi dagli interventi finanziabili gli impianti di smaltimento, di trattamento biologico meccanico della frazione indifferenziata dei rifiuti urbani, gli inceneritori o combustibili da rifiuti, gli interventi che hanno ad oggetto investimenti in discariche (sono cioè esclusi dalla possibilità di finanziamento tutti quegli interventi che non abbiano come finalità il riutilizzo e o il riciclo dei rifiuti).
Prof. Avv. Luca Pardi – SAPG Legal