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LA TUA GREEN CARD TRAMITE L’EB-5

Dal 1990, i cittadini stranieri che investono in una nuova impresa creando almeno 10 posti di lavoro a tempo pieno potrebbero ottenere un visto EB-5 e la residenza permanente (Green Card). A differenza di altri visti, l’ EB-5 consente la residenza permanente immediatamente dopo l’ingresso negli Stati Uniti e non richiede un’offerta di lavoro da parte di un datore di lavoro degli Stati Uniti. Nel 1992, il Congresso ha modificato il sistema, creando il programma del Centro Regionale per consentire agli investitori di mettere in comune i loro contributi per finanziare le imprese all’interno di aree designate.

L’entita’ dell’investimento richiesto puo’ variare in relazione alla localita’ dove l’imprenditore intende investire.  Ogni richiedente deve investire $ 1 milione, importo ridotto a $ 500.000 se l’investimento e’ effettuato in aree rurali o ad alto tasso di disoccupazione. Una proposta del gennaio 2017 aveva cercato di aumentare la soglia a $ 1,35 milioni, mentre un progetto di legge pubblicato dal Congresso il mese scorso aveva richiesto un aumento a $ 925.000. Un forte aumento della soglia di investimento potrebbe ostacolare i piani di molti. Tuttavia, le domande presentate prima dell’entrata in vigore della nuova legge saranno idonee a bloccare la loro proposta alle attuali soglie di investimento, anche se la domanda viene elaborata dopo l’entrata in vigore della nuova legge. Molti si aspettano che la nuova legislazione EB-5 sia approvata dal Congresso prima del 30 settembre 2018.

Lo scopo del programma EB-5 è quello di stimolare l’economia statunitense attraverso la creazione di posti di lavoro e gli investimenti di capitale offrendo agli investitori immigrati i benefici della residenza permanente negli Stati Uniti. Negli ultimi anni il ricorso a questa tipologia di visto è cresciuta in modo esponenziale attirando capitali soprattutto negli Stati di New York, California e Texas. Proprio lo Stato di New York in passato si è avvalso di tale programma con riferimento a determinate zone nei quartieri di Battery Park, Brooklyn e nella zona di Wall Street limitrofa al World Trade Center.

Nello studio legale SAPG miriamo non solo ad assistervi in ogni fase del processo di immigrazione, ma anche ad informarvi sulle possibili imminenti modifiche alla legge sull’immigrazione.

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PASSAGGIO GENERAZIONALE: IL CASE STUDY DELLA SUCCESSIONE ARMANI

Il caso della successione di Giorgio Armani offre un modello avanzato di pianificazione del passaggio generazionale nelle imprese familiari. Attraverso una struttura societaria articolata, caratterizzata da categorie di azioni con diritti differenziati, dal ruolo centrale della Fondazione Giorgio Armani e dalla presenza di un fiduciario interno, il fondatore ha costruito un sistema pensato per garantire continuità, stabilità e coerenza strategica anche oltre la propria figura. L’assetto delineato evidenzia come la tutela dei legittimari possa convivere con la concentrazione del potere gestionale in soggetti selezionati, riducendo il rischio di conflitti e dispersione di governance. Al contempo, emergono criticità legate alla rigidità del modello e alla sua complessità, che impongono un’attenta valutazione delle scelte successorie. Il caso Armani dimostra l’importanza di una programmazione anticipata e consapevole, capace di integrare strumenti societari e successori per preservare la continuità dell’impresa nel lungo periodo.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE: RIFLESSI IN AMBITO TRIBUTARIO

Il Regolamento europeo 2024/1689 (“AI Act”) stabilisce norme per l’uso dell’IA, incluso il settore fiscale, mirate a garantire trasparenza e protezione dei diritti dei contribuenti. L’IA può migliorare l’efficienza e l’equità fiscale, supportando la prevenzione dell’evasione e l’analisi dei dati, ma solleva preoccupazioni per la privacy e il diritto a un processo giusto. In Italia, progetti come Ve.Ra. dimostrano l’uso dell’IA nella selezione dei contribuenti a rischio, ma è fondamentale mantenere il controllo umano e garantire un trattamento dei dati sicuro e rispettoso dei diritti.

CYBERSECURITY: L’ITALIA SECONDO I RAPPORTI CLUSIT E ASSINTEL-CONFCOMMERCIO

All’indomani della chiusura dei lavori del Security Summit tenutosi a Milano, un breve contributo sulla situazione nazionale in tema di cybersicurezza alla luce dei dati del Rapporto Clusit 2024 sulla sicurezza ICT in Italia e del Rapporto annuale sull’evoluzione della cybersecurity, realizzato da Assintel – Confcommercio.

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