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Trump E L’Immigrazione: Nel Mirino Ancora Il Visto H-1B

Il 20 Marzo, l’amministrazione di Trump ha deciso per la seconda volta in due anni di sospendere temporaneamente, fino al 10 Settembre, il Premium Processing del visto H-1B. Questo significa che l’agenzia per l’immigrazione non accetterà alcuna richiesta per il visto H-1B che richieda l’elaborazione veloce, in base alla quale i candidati possono accellerare il processo di concessione del visto dai tre/sei mesi a 15 giorni, con un costo aggiuntivo di $1,225. Tale decisione arriva meno di due settimane prima che il Dipartimento d’Immigrazione Statunitense inizi ad accettare le applicazioni per l’anno fiscale 2019.

‘‘Questa sospensione temporanea ci aiutera’ a ridurre i tempi complessivi di elaborazione dell’H-1B’’, ha affermato l’USCIS (U.S. Citizenship and Immigration Services). ‘‘Sospendendo temporaneamente il Premium Processing, saremo in grado di … elaborare petizioni da lungo tempo in sospeso, che non siamo stati in grado di elaborare a causa dell’elevato volume di petizioni ricevute e del significativo aumento delle richieste di elaborazione premium negli ultimi anni” ha aggiunto.

L’annuncio arriva nel mezzo del dibattito politico in corso negli Stati Uniti sulla politica e le riforme in materia di immigrazione, quando poster anti-H1B sono apparsi nelle stazioni della metropolitana e nei treni pendolari nel cuore di San Francisco e in California. Tale decisione potrebbe avere un impatto sui colossi della Silicon Valley come Microsoft e Google, che si affidano spesso all’H-1B.

Nello studio legale SAPG miriamo non solo ad assistervi in ogni fase del processo di immigrazione, ma anche ad informarvi sulle possibili imminenti modifiche alla legge sull’immigrazione.

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PASSAGGIO GENERAZIONALE: IL CASE STUDY DELLA SUCCESSIONE ARMANI

Il caso della successione di Giorgio Armani offre un modello avanzato di pianificazione del passaggio generazionale nelle imprese familiari. Attraverso una struttura societaria articolata, caratterizzata da categorie di azioni con diritti differenziati, dal ruolo centrale della Fondazione Giorgio Armani e dalla presenza di un fiduciario interno, il fondatore ha costruito un sistema pensato per garantire continuità, stabilità e coerenza strategica anche oltre la propria figura. L’assetto delineato evidenzia come la tutela dei legittimari possa convivere con la concentrazione del potere gestionale in soggetti selezionati, riducendo il rischio di conflitti e dispersione di governance. Al contempo, emergono criticità legate alla rigidità del modello e alla sua complessità, che impongono un’attenta valutazione delle scelte successorie. Il caso Armani dimostra l’importanza di una programmazione anticipata e consapevole, capace di integrare strumenti societari e successori per preservare la continuità dell’impresa nel lungo periodo.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE: RIFLESSI IN AMBITO TRIBUTARIO

Il Regolamento europeo 2024/1689 (“AI Act”) stabilisce norme per l’uso dell’IA, incluso il settore fiscale, mirate a garantire trasparenza e protezione dei diritti dei contribuenti. L’IA può migliorare l’efficienza e l’equità fiscale, supportando la prevenzione dell’evasione e l’analisi dei dati, ma solleva preoccupazioni per la privacy e il diritto a un processo giusto. In Italia, progetti come Ve.Ra. dimostrano l’uso dell’IA nella selezione dei contribuenti a rischio, ma è fondamentale mantenere il controllo umano e garantire un trattamento dei dati sicuro e rispettoso dei diritti.

CYBERSECURITY: L’ITALIA SECONDO I RAPPORTI CLUSIT E ASSINTEL-CONFCOMMERCIO

All’indomani della chiusura dei lavori del Security Summit tenutosi a Milano, un breve contributo sulla situazione nazionale in tema di cybersicurezza alla luce dei dati del Rapporto Clusit 2024 sulla sicurezza ICT in Italia e del Rapporto annuale sull’evoluzione della cybersecurity, realizzato da Assintel – Confcommercio.

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