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Le 7 Domande al Calciatore Massimo Marazzina

Parlaci del tuo background.

Essendo nato in un piccolo paese, a Lodi, ho cominciato a giocare nella squadra del paese, nell’oratorio. A 12 anni sono stato visto da un’osservatore dell’Inter che mi ha scoperto, portato a Milano a fare un provino e da li ho cominciato a giocare con l’Inter. Non mi sarei mai aspettato che questa mia passione per il calcio sarebbe diventata una carriera. E invece lo e’ diventata,  perche’ dopo l’esordio con la prima squadra dell’Inter ho girato l’Italia da nord a sud. Le squadre piu’ importanti per le quali ho giocato sono la Roma, Inter, Sampdoria, Torino, Bologna e per l’Italia.

Perche’ Miami?

E’ una citta’ che conoscevo molto bene. La prima volta sono venuto qui in viaggio di nozze nel 1999. Ho fatto successivamente diverse soste di campionato, circa due settimana all’anno. In questo modo si e’ creato un forte legame con questa citta’ che si sta trasformando sempre di piu’ da semplice meta turistica a punto di commercio.  Miami e’ una citta’ effervescente, un luogo ideale per chiunque sia interessato a fare del business.

Come hai ottenuto il tuo visto O-1?

Il visto O-1 e’ per meriti sportivi, e grazie a voi dello studio SAPG, in particolare all’Avv. Anthony Pantano, sono riuscito ad ottenerlo. La richiesta non e’ facile, per questo motivo bisogna assolutamente rivolgersi a dei professionisti come voi.

Che documentazione hai fornito?

Questo lo sapete voi! Scherzo… ho portato foto, articoli di giornale, interviste e apparizioni televisive. Devi far capire di essere una persona famosa, conosciuta nel tuo ambito, una persona di ‘‘alto livello’’.

Cosa ti manca dell’Italia?

Sicuramente gli affetti. Ho la fortuna di avere entrambi i genitori ancora vivi e sapere che non si stiano godendo le mie figlie nel quotidiano mi rattrista. Mi manca anche il rapporto con gli ex calciatori/colleghi, le partite settimanali con loro. E poi mi mancano le punturalle e la mozzarella di bufala!! Qui la spacciano per mozzarella di bufala ma fa schifo!

Molti calciatori vengono qui, questo ti da’ un senso di comunita’?

La comunita’ italiana non manca di certo a prescindere dai calciatori. C’e’ la possibilita’ di integrarsi con gli italiani che decidono di trasferirsi qui e una forte opportunita’ di creare del business. Sicuramente ho del feeling con gli ex calciatori/colleghi italiani che sono qui, e questo ti da qualcosa in piu’ che ti lega.

-Il tuo studio di fiducia?

Il vostro, che mi e’ stato riferrito da un caro amico. Sicuramente il fatto che ci siano avvocati italiani nel vostro studio mi ha aiutato molto. Avete preso a cuore la mia situazione e avete capito a pieno i miei bisogni. Offrite un servizio tailor made, mettendo la persona al centro del rapporto. C’e’ un lato umano difficile da trovare qui negli States. Oltre al diritto immigratorio, vi occupate della assistenza alle imprese, curandone sia le questioni di assetto societario e strutturale sia la gestione quotidiana delle piccole problematiche.  Si vede che in quello che fate ci mettete passione e cuore. Sceglierei voi altre mille volte.

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